Il VIM è un’associazione italiana con sede a Milano che nasce con lo scopo di monitorare tutte le associazioni italiane che operano in Madagascar in modo da poter creare una rete di collaborazione volta a migliorare l’operato di ognuna di esse. Anche questo anno il presidente del VIM , Marco Sassi, ha trascorso qualche giorno in visita al nostro villaggio, di seguito riportiamo la relazione su di noi che Marco ha scritto sui social.

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A Tulear, visita al “Villaggio Afaka” di Associazione Mondobimbi ONLUS onlus di Peccioli (PI), un efficiente centro scolastico polifunzionale nel quartiere molto povero di Betesda (Tulear I), frequentato da 229 bambini e ragazzi.
Sotto il profilo scolastico qua possono trovare una scuola ben preparata, dalla 12° fino al 3° anno di Liceo e anche il sostegno per 24 ragazzi per gli studi esterni, nelle università di Tulear, Antananarivo, Fianarantsoa e anche in Marocco, dove stanno studiando con costi a carico di MB, chi Medicina, chi Scienze della comunicazione, Biodiversità e Biologia Marina, Scienze dell’educazione, Economia ecc.
Gli insegnanti nel libro-paga dell’associazione toscana sono 6 per la scuola primaria e 11 per il liceo e le medie, oltre al personale di servizio, dagli educatori alle 2 infermiere, al personale di cucina e ausiliario.
C’è una piccola aula digitale / bilioteca, con libri in malgascio, francese ma anche italiano ed è molto bella, per chi volesse seguire l’esempio, la pubblicità data ai donatori che hanno contribuito alla costruzione delle nuove aule.
Insieme alla formazione e all’educazione i bambini e i ragazzi trovano anche un sostanzioso e ben dosato repas quotidiano, integrato dalle produzioni avviate nell’orto e cucinato con i forni ecologici di Ades, che comprende:
– colazione dalle 06:30 – 07:00, con latte e the, pane, mofogasy, mofobola, burro;
– pranzo alle 11:30 – 13 , in 3 gruppi di 80 bambini, con carne 3 vv./ settimana, pesce o pollo 1 volta, verdura tutti i giorni, legumi 1 volta a settimana. Frutta 2 vv. a settimana (banana, mango, arance, ecc. a seconda della stagione).
A questo sostegno alimentare si aggiunge anche il “PARTAGE” , consistente in prodotti per l’igiene e alimenti da portare a casa ogni 15 giorni, per gli altri fratellini, nonché per la cena e il pranzo del sabato e della domenica. Tutte famiglie povere (praticamente tutte) portano quindi a casa sapone, riso, olio, zucchero, fagioli ecc.
Hanno fatto anche un forno a legna (foto) per cuocere i dolci e stanno imparando a preparare patisserie, cake maddalena, viennoserie; ma … chi viene a insegnare a fare il pane e la pizza?
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Il “Progetto salute” è costituito da una infermeria, dove sono presenti due infermiere e dove vengono spesso dottori italiani in visita; alcuni dei farmaci sono ricevuti in dono dal Banco del Farmaco di Firenze, ma se turisti in visita consegneranno farmaci di uso corrente in regalo, sono sempre ben graditi.
Quando arrivano al centro i bambini più piccoli, per l’inizio del primo anno scolastico, sovente sono denutriti e sotto-peso; in questo caso un pediatra ne segue l’avvio e la reintegrazione con un aiuto particolare.
Per tutti i bambini, se si ammalano, vengono pagate le cure, tutte per ogni tipo di malattia, anche all’ospedale.
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Il villaggio Afaka sta brillando particolarmente sui risultati sportivi; sono da poco vincitori nel campionato scolastico di Tulear per la pallavolo e a ottobre parteciperanno a Tamatave alla finale del campionato scolastico nazionale, mentre l’anno scorso hanno raggiunto il risultato di vice-campioni nazionali a squadre con la squadra “Carpi”, così denominata perché riceve supporto dal Carpi F.C. 1909 .
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Qualificazione professionale: è un tema molto “caldo”, soprattutto per i ragazzi che devono affrontare il mondo del lavoro o non hanno le capacità per proseguire negli studi. Nei giorni senza scuola (merc. pom. e sabato) già adesso collaborano con Unicef (incontro nel pomeriggio con M. Rivo, nella foto) su attività parascolastiche, ovvero attività sportive e culturali, come espressione e creatività. Ed è anche stato avviato un progettino di formazione professionale, in cui Unicef paga formatori e materiali, fino ad agosto 2019, che comprende cucina, patisserie, taglio e cucito, mentre nella nuova fase, prevista da ottobre, sono state immaginate produzioni artigianali creative di borse con plastica riciclata.
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Tante le cose nel cassetto dei progetti, che aspettano il sostegno di finanziatori italiani: la costruzione di stanze per laboratori di formazione professionale – cucina, patisserie, taglio e cucito, informatica – e le risorse per pagare i formatori. L’ampliamento dell’orto e la formazione di una persona che insegni a lavorarlo anche ai ragazzi; il completamento di un’aula in più per la 12° classe; l’ampliamento della mensa e della cucina, finanziati in passato con l’8 x mille della Tavola Valdese; il coinvolgimento di volontari.
E’ infatti possibile fare esperienze di volontariato, anche per brevi periodi, mettendosi d’accordo con la sede, ad esempio insegnando italiano, ricordiamoci che è una delle lingue più ricercate e amate in Madagascar!
Chi passa di qua può portare medicinali, penne, quaderni, forniture scolastiche, magliette (possibilmente tutte uguali) e, per il soggiorno, approfittare della foresteria, con 2 stanze (aumentabili a 3), spaziose e pulite, proprio al secondo piano dell’edificio centrale. Per soggiornare con servizio di mezza pensione sono richiesti 15 euro al giorno, con una colazione enorme e uno staff di cuoche molto brave. La cucina è disponibile anche per chi volesse cucinarsi in autonomia. E’ una esperienza molto bella, che consente di immergersi non solo nel bel progetto portato avanti dall’ Associazione Mondobimbi ONLUS, ma anche di stabilire un bel rapporto coi bambini, il quartiere, le famiglie e gli educatori, come il responsabile della struttura, Dera (nella foto), sempre disponibilissimo e che parla un buon italiano. Già alle 8 del mattino l’atmosfera è piena di voci dei bambini, piacevolissima, ed è una tappa da non saltare anche in un normale giro turistico diretto da Tana ai lidi di Mangily o Anakao, perchè fa anche sentire un po’ orgogliosi di questa Italia di volontariato e solidarietà.
E visto che sono tanti i ragazzi che vanno verso la fine degli studi primari, ….chissà, …portate anche nuove idee per il loro proseguimento negli studi o preparazione professionale!!
    

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