Diario di Viaggio di Jessica e Valerio
Dal 5 Agosto 2016
2 Agosto 2016
Ecco qui la nostra coppia, Jessica e Valerio, che si stanno preparando per il loro viaggio solidale che li porterà in terra Malgascia per trascorrere le loro vacanze in compagnia dei nostri bimbi presso le nostre strutture.
3 Agosto 2016
Mancano poche ore e poi inizierà l’avventura di Jessica e Valerio che domani partiranno dalla capitale.
ROMA FIUMICINO – PARIGI CHARLES DE GAULLE 15:25 – 17:35
PARIGI CHARLES DE GAULLE – MAHE ISLAND 19:45 – 08:00
MAHE ISLAND – ANTANANARIVO 10:05 – 11:50
Oggi è stata una giornata intensa per i nostri nuovi volontari… raccolta abiti da portare ai bimbi e ai ragazzi e preparazione delle valige.
Un enorme grazie al negozio DU PAREIL AU MEME e alla CO.S.A.COOP.SOCIALE ARL ONLUS per le donazioni di abiti che Jessica e Valerio porteranno a Tulear.Oltre alle valige cariche di regali porteranno in Madagascar entusiasmo, sorrisi, felicità e tanta, tanta voglia di aiutare e collaborare per lasciare un segno nei cuori dei nostri bimbi e dei nostri educatori.
Non tutti però sono felici quanto loro… la loro cucciolona Ohana, ci sembra un pò contrariata della loro partenza!!!!!
4 Agosto 2016
Pronti a partire… Accompagnati dalla mamma di Valerio all’aeroporto di Roma Fiumicino, Jessica e Valerio iniziano il loro viaggio alla “scoperta” di Mondobimbi.
BUON VIAGGIO ragazzi, vi seguiremo su Flightradar24. Ci vediamo ad Antananarivo….
5 Agosto 2016
Finalmente atterrati ad Antananarivo…Arrivati all’aeroporto con tutto tranne due bagagli che speriamo non siano finiti su qualche aereo destinazione Marte. Incontriamo Dera, uno dei responsabili in loco e Roger…abbracci soliti, quelli africani che non hanno mai fine e non si sa neanche mai perché inizino… sempre così intensi, così calorosi.
Recuperiamo i bagagli che ci rimangono e ci dirigiamo verso casa di Madame Arlette a circa un’ora dall’aeroporto, ci rilassiamo e ceniamo con lei. Madame Arlette è una donna speciale e ci accoglie come figli… E ci racconta il suo lavoro, lei di figli oltre a quelli naturali ne ha tanti, combatte ogni giorno per i diritti dei bambini che hanno bisogno e che si trovano spesso a fare scelte sbagliate come rubare. Una donna forte, una di quelle che dovrebbero essere intervistate ogni giorno, una di quelle che Mondobimbi ha sicuramente bisogno.
Appena arrivati… abbiamo trovato amici di sempre… Loro (Dera, Roger, Madame Arlette…)… siamo qui a chiacchierare con quell’armonia da castagne calde in autunno che si sbucciano davanti al fuoco.
Apriamo le valigie e consegnamo un pensierino a Dera per la sua bimba che fra pochi giorni nascerà…anche qui in piena armonia, senza domande, senza risposte, si faceva come da sempre lo avessimo fatto.
La terra rossa è così, regala il quotidiano anche se mai vissuto.
Comincia così l’avventura Africana.
Come sempre “MISAOTRA”, “GRAZIE”, “MERCI” in tutte le lingue del mondo, terra rossa!!!
6 Agosto 2016
Colazione con Madame Arlette che come sempre regala perle di saggezza anche sul donarmi un pantalone pesante per il viaggio… “Il fait froid” mi dice ed eccomi con dei fuseaux di un viola improbabile ma portafortuna perché donati da lei…Raggiungiamo la stazione. Mille bus, non puoi sbagliare altrimenti ti ritrovi su un bus direzione Trastevere a Roma.. ahahahahah!
Chiaramente gli Dera e Roger ci aiutano e cosí saliamo sul mezzo giusto. Giornata difficile solo per lo spostamento… D’altra parte le cose belle si raggiungono sempre con forza e tenacia! Abbiamo beccato l’autista del taxibrusse che aveva scambiato le strade malgasce per quelle di Montecarlo… Siamo partiti alle 8 da Antananarivo e siamo arrivati a Fianarantsoa alle 19,30 con una guida scattosissima, tra soste improbabili per i bisogni classici, qualche vomito (anche il mio) qua e lá, insomma esigenze del corpo umano ed ancora una volta mi meraviglio della naturalezza con la quale in Africa si affrontino sempre questi bisogni naturali senza il pensiero di essere giudicati.
La terra rossa non ha convenzioni, è rossa per tutti.
Abbiamo appena cenato alla casa di Padre Gilbert, ci accoglie il sostituto, un uomo sulla sessantina. Ci fa entrare in casa come Fra Cristofaro nei Promessi Sposi. Un pasto caldo, un letto ed al contrario peró nessuno che obbietta sul nostro amore per questo straordinario Madagascar.
Buona notte a tutti!
7 Agosto 2016
Eccoci…Altra giornata di viaggio.
Alla stazione dei taxibrousse di Fianarantsoa conosciamo una coppia di francesi diretti a Tulear ma in un’altra associazione, selfie tutti insieme promettendoci una cena assieme una delle sere prossime. La coppia sarà in giro per il mondo per un anno, allora queste cose esistono davvero e noi assaporiamo felicemente il loro coraggio!
Ci si avvia tra paesaggi rurali e talvolta lunari con quell’odore di terra rossa misto a gasolio del taxibrusse, ebbene sì, 12 ore di schiena messa a dura prova per arrivare in associazione e far riposare la schiena ma mettere il moto il cuore: accolti alla porta da quasi tutto lo staff Mondobimbi con tanto di tavola imbandita.
Siamo carichi. Siamo pronti.
Domani mattina ore 7,30 cominciamo le attività con i bambini.
Che dire allora: buona notte a voi sognatori italiani che ci seguite da laggiù!
8 Agosto 2016
Stamattina sveglia alle 7 ma tanto chi dorme sapendo che appena ti alzerai, avrai una marea di dolci marmocchi fuori che ti aspettano? Colazione tutti insieme accompagnata da danze di benvenuto.
Si comincia con le lezioni di francese ed inglese. Mai udito tanto silenzio in classe, sará forse perchè volevano fare bella figura o sono sempre così attenti? 🙂
Pranzo tutti insieme e via con le attività manuali… Matite e pennarelli sparsi ovunque, braccialetti realizzati a mano, disegni per i genitori italiani ed alle 16 la notizia che uno dei due bagagli smarriti é arrivato.
Io, Valerio con una bambina, Roger e due ragazzine ci incamminiamo verso l’ufficio deposito bagagli al centro di Tulear. E qui mi viene in mente un pensiero. Una delle cose belle dell’Africa? È che si cammina tutti insieme mano nella mano senza a volte neanche una ragione ma solo per il bisogno fisico e mentale di stare insieme e guardare intorno quel che succede. In Africa non necessariamente si esce per fare qualcosa, si puó passeggiare per la pura bellezza di farlo. Siamo tornati con il bagaglio ed una sosta al mare ed ora stiamo preparando il corso di informatica per domani.
Il sole sta per tramontare e questa Terra ti colpisce sempre al cuore.
Come diceva Ernest Hemingway “Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa. Non l’avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo, di notte, tendevo l’orecchio, pervaso di nostalgia”
9 Agosto 2016
Ieri sera a cena abbiamo conosciuto un italiano che vive qui ed è sempre bello confrontarsi con le persone…. E poi arriva la notte piena di stelle ed é tempo di mandare messaggi a qualche amico ed arriva il mattino, quel mattino “unico”… sai come ti svegli in Africa? Ti svegli con il suono delle pentole delle donne che trafficano in esterno, con i bambini che ridono o piangono, con le galline che hanno i loro bei discorsi da fare. Ti svegli così e ti svegli bene. Senti dentro di te la mattina che cresce e vuoi “assaporarla” tutta. E’ da provare una volta nella vita. Quella prova che diventerà un desiderio al ritorno 😊
Questa mattina abbiamo svolto la lezione di informatica, un pò di word e l’utilizzo dei tutorial su youtube. Una ragazzina molto sveglia ha imparato subito ed ha realizzato un fiore in 3d e mi viene da pensare a quanto talento inespresso c’è qui a causa della povertà. Troppo. Pranzo tutti insieme e poi in veste di “Cenerentoli”siamo andati alla casa nuova dell’associazione, Mondobimbi e’ prossima al trasferimento ma i lavori sono ancora da farsi e quindi oggi abbiamo dato il nostro contributo “colorato”. Un bel rosso alle finestre dona luce e così abbiamo fatto!
Che dire… Un altro giorno malgascio è passato ed un pó più di amore come sempre è cresciuto.
Buona notte Madagascar e buona notte Italia, vi ho nel cuore entrambi.
10 Agosto 2016
Mattinata di francese-romano, no volevo dire francese-italiano 😊 alle prese con i numeri, gli aggettivi, l’alfabeto, i saluti, i colori e le interrogazioni senza possibilità del “mi giustifico” dei nostri tempi..
D’altra parte questi ragazzi imparano in fretta! Allora un’altra volta penso al talento inespresso e mi viene rabbia…
Tutti a mangiare ed appena dopo si canta tutti insieme, le prove per la festa di venerdì. Cantare dopo mangiato di certo non è una passeggiata per lo stomaco ma qui in Africa talvolta è così, si fanno le cose con spirito di leggerezza senza pensarci troppo e sicuramente quello stomaco su e giù diventa anche dolcemente divertente per noi italiani alle prese con il canto malgascio alle 2 del pomeriggio ed il riso ancora in bocca 😃 dopo il canto, tutti a comprare il cibo per il pic-nic di domani… si parte alle 7 della mattina per raggiungere a piedi un paese che dista un’ora e mezza…
Voi direte.. Ma è un pranzo o un break? Non si sa, non si fanno troppe domande agli africani.. Quando decidono di fare qualcosa che a noi sembra strano, la si fa… È la loro terra, è la loro origine e non si cambia e questo l’ho imparato con il tempo.
Nel pomeriggio tornei di pallavolo in una caserma, si gioca attorniati da militari con mitra. Che situazione, ho temuto di sbagliare un bager e finire a terra ed invece come sempre hakuna matata in Africa 😊
E’ sceso il sole… Abbiamo distribuito ancora i vestiti che Du Pareil ci ha gentilmente regalato.. È tempo di doccia e di condivisione dei bagni e di gente che entra al centro e ti siede accanto e ti sorride, alcuni parlano solo malgascio, si sta vicino senza dire nulla ma con il tutto che si respira solo qui. Grazie Africa ❤
11 Agosto 2016
Oggi sveglia alle 6, vado in cucina con il desiderio di brioche e caffé ed invece mi ritrovo a fare panini con salse improbabili… Oggi gita e quanto ridere! L’Africa é anche ridere tutti insieme alle 6 della mattina a condire panini spiegandosi mezzo in malgascio e mezzo in francese… É stato un momento bellissimo che ricorderò per sempre come quando in una missione in Kenya con una delle mie più care amiche mi sono trovata a ballare in un farmacia, unico posto in cui avremmo potuto attaccare una cassa… Me lo ricordo ancora come se fosse oggi.
L’Africa fa battere forte questo cuore.
Panini al sacco preparati ed eccoci pronti per la gita, più che gita… Il cammino di Santiago… 😀😀😀 abbiamo camminato per ore sotto il sole ma eravamo in 25, eravamo bellissimi. Una giornata di pic-nic, di paesaggi infiniti che regala la Terra Rossa, di corse, di risate e di chiacchiere. Si torna a casa con l’acido lattico alle stelle ma con il desiderio di andare al nuovo centro di Mondobimbi a pulire. Si va a piedi. Le strade africane vanno assaporate, bisogno viverle una volta nella vita, non smetteresti mai di camminare perché é un universo di sensazioni ed emozioni che in un qualche modo ti donano la certezza che non vorresti essere in nessun altro posto in quel momento se non lí, nonostante il baccano, la polvere, le galline che ti passano davanti, i carri, la povertà ma quei sorrisi inspiegabili sono il tutto in quel momento.
Tornati a casa, abbiamo installato il mercatino di Porta Portese 😊 scegliendo i vestiti per tutti, anche lí risate, si prende tutto come una sfilata di moda, c’é chi si prova la maglia sopra quella che ha già, chi indossa la gonna sopra il pantalone… Credo che questi bambini rivoluzionerebbero il modo di fare la moda in Europa, potrebbero inventare un nuovo stile, tutto loro, tutto semplice, tutto assolutamente inspiegabilmente liberatorio.
Grazie ancora una volta Africa, le mie parole sono niente rispetto a te.
12 Agosto 2016
Che giornata, come raccontarla. Non penso di esserne in grado.
Immaginate di mettere in un’ampolla le seguenti soluzioni: una mattina di sveglia all’alba perché i ragazzi ci aspettavano già pronti a fare mille cose, una bambina con la febbre che nonostante tutto non si lamentava ma disegnava soli e fiori di tutti i colori, tante risate quelle non mancano mai, dettate talvolta anche da incomprensioni simpatiche con chi parla solo malgascio, organizzazione della festa della scuola, tanta musica, tanti balli, visita ad un bambino che vive con la mamma ed altre 5 persone in una stanza di lamiera, riunioni con l’associazione per decidere il da farsi, conoscenza di un falegname, acquisto del materiale portato a mano o con dei pusse pusse ( biciclette guidate da un driver) in posizioni più assurde, rimettici allora le risate… Ed ecco che quest’ampolla comincia ad emanare profumi, odori, colori, battiti di un cuore che non smette mai di fermarsi, il loro che nonostante tutto ballano l’inno della vita.
Anche quella nostra che spesso dimentichiamo. Notte Africa.
13 Agosto 2016
Eravamo rimasti a ieri, al materiale lasciato alla casa del piccolo Roberto; oggi abbiamo unito i pezzi e costruito una “casetta” più grande.
Avete presente quando da piccoli giocavamo e noi fanciulle sognavano un giorno di avere il camper di Barbie?
Ecco che quei tipi di sogni fanno bene perché da adulto magari ti ritrovi a fare la volontaria per l’associazione Mondobimbi e ad aiutare nella costruzione di una casetta per una famiglia molto povera che fino ad oggi resisteva in una baracca di qualche metro quadrato. Quel sogno mi fa bene ancora adesso perché mi fa sperare che alcune cose siano possibili, i sogni da bambini fanno andare avanti per te e per gli altri. Penso a questi bambini che sicuramente non sognano un camper ma una semplice stanza in lamiera in più per vivere meglio. Allora forse la magia di oggi é che dovremmo ricordare i desideri della nostra infanzia e riportarli alla realtà odierna, alla nostra e a quella degli altri.
Oggi tutti insieme abbiamo costruito una casa, abbiamo scherzato, abbiamo lavorato sodo, abbiamo avuto momenti di indecisione, abbiamo sorriso, abbiamo sudato tanto, abbiamo “sognato” da bambini e lavorato da adulti.
Grazie Mondobimbi, domani ci allontaneremo per qualche giorno da Tulear, ci vediamo presto ❤
25 Agosto 2016
Tornati a casa stamattina. Sono così tante le cose successe che non saprei da che parte cominciare. Questo dell’Africa é un viaggio cominciato diversi anni fa. L’Africa comincia e continua. Ci vai perché vuoi capire cosa sia questo “‘mal d’Africa” di cui tutti parlano, ritorni perché qualcosa ti porta al colore rosso della terra, alle galline alle 5 della mattina, agli interminabili dibattiti per prendere una decisione, alle incomprensioni, ai ritmi di tempo diversi, ai bambini che ti sorridono, alla dissenteria, alle camminate illuminate dalla luna, alle soste dei bus affollati nel mezzo al nulla, alla nausea delle strade piena di curve e buche ed alla spontaneità con la quale mentre tu vomiti per il mal d’auto, uno accanto sorridendoti mangia noccioline in busta. Rientri a casa e ci torni nuovamente perché hai capito che il mal d’Africa ha colpito anche te, arriva diretto allo stomaco e te lo tieni come una dolce malinconia che rende felici. A me piacciono le dolci malinconie, mi fanno ricordare bei momenti in cui tutto é valsa la pena, tutto come questa esperienza in Madagascar. Non voglio dilungarmi nelle mie emozioni ma desidero ringraziare chi ci ha fatto provare emozioni, i protagonisti di questo viaggio sono: Nicole, Davide, Sandra ed Aldo dell’associazione Mondobimbi, loro hanno creduto in noi lasciandoci agire nel loro prezioso territorio, gli educatori dell’associazione che hanno sempre dimostrato presenza e costanza e c’é da dire che a loro di certo i problemi purtroppo non mancano, ai ragazzi dell’associazione ed alle nostre camminate senza meta a volte ma solamente per il gusto di respirare aria insieme, alla scoperta durante le lezioni di informatica, dell’importante utilizzo dei tutorial su youtube ed alla capacità di apprendimento, ai disegni realizzati e pronti per essere spediti ai genitori a distanza, al falegname, uomo umile che ci ha supportato nella costruzione di una casa per il piccolo Roberto, alla sorella di Marie che nella capanna studiava a lume di candela con tenacia, a Roger un ragazzo adottato che ci svegliava la mattina cantando a squarciagola “Vivo per lei”, a Davide del Longo Hotel(www.
Aggiungo anche il fatto che spesso il Longo Hotel diventa un punto di approdo per i medici italiani appena atterrati a Tulear e per i rifornimenti medici sulle prime auto che partono in direzione ospedale. Una rete di incontri positivi quindi che derivano dal “mi fido di te” come citava Jovanotti in una canzone ed allora come non poter pensare di non poter essere stati colpiti dal “mal di tutti voi” ora? Già, il “Mal d’Africa” è diventato anche il “mal di voi” che ci avete accompagnato in questo viaggio difficile ma sicuramente pieno di cuori, i vostri che battono anche per questa Terra che a fatica si sostiene e che a fatica puó migliorare ma che sicuramente migliora noi anche se non sempre ce ne accorgiamo.
Grazie, Misaotra Madagascar!
Jessica & Valerio
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